lunedì 25 giugno 2012

"Le nuvole a Scuola" ecco cosa dicono di noi al terzo circolo




Si è concluso con grande successo, il progetto 'IntegrAzione' che ha coinvolto le Scuole del Terzo Circolo di Sanremo.
Ecco cosa scrive Isabella Marino la Referente perl’Integrazione dei Bambini Diversamente Abili Ins.  per il 3° Circolo Didattico di Sanremo:
PREMESSA
La prima volta che ho sentito nominare il Teatro Impertinente del Centro Studi La Fenice ed ilParcheggio delle Nuvole è stato nell’aprile dell’anno scorso. Una mamma dell’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) me ne parlò a lungo, tessendo le lodi di questo gruppo di attori sociali. Li volli conoscere. Contattai Emanuele Morandi e li invitai ad un evento organizzato presso la scuola dove lavoravo: il3° Circolo Didattico di Sanremo
La prima impressione fu buona e quel giorno promisi loro che, in futuro, se avessi avuto la possibilità di attuare dei laboratori di integrazione nei plessi, li avrei convocati. Così accadde. Così iniziò la nostra collaborazione. 
COSA È ACCADUTO NELL’A.S. 2011/2012
Dopo un colloquio iniziale avvenuto nel mese di luglio, Emanuele mi ha presentato una serie di proposte laboratoriali “tagliate su misura” in base all’età dei fruitori: il GIOCA-LIBRO, i MIMALIBRI, IL TEATRO IMPERTINENTE, IO GIOCO AL TEATRO e i BIBLIOLAB FANTASIA
Molti plessi hanno aderito: duecentotrentotto bambini sono stati coinvolti in attività laboratoriali di teatro sociale e di lettura animata. La FANTASIA ha giocato un ruolo centrale rendendo ognuno dei dodici laboratori attivati unico e speciale. I bambini diversamente abili hanno interagito con i compagni usando un canale di comunicazione non necessariamente e/o unicamente verbale; nel gruppo dei pari, tutto ciò ha favorito l’empatia, la condivisione di un’esperienza, lo sviluppo della Fantasia e lo scambio intenzionale di messaggi. Il lavoro che hanno svolto Valentina Di Donna, Christian Gullone e Emanuele Morandi è stato ammirevole e professionale: si sono inseriti nelle diverse realtà scolastiche rappresentate dai nostri plessi dell’Infanzia e della Primaria mostrando piena disponibilità e spirito di adattamento. I risultati raggiunti sono stati apprezzabili e auspichiamo di ripetere anche l’anno prossimo questi Laboratori che danno spazio ad una capacità oggi poco usata: la fantasia

P.S. rileggendo il testo mi sono accorta di aver scritto più volte, ed ora la digito nuovamente per la quinta volta, la parola fantasia. Forse perché per me, come credo per i bravi attori sociali, questo vocabolo porta alla mente un mondo che non c’è più: un mondo a misura di bambino dove quattro bottoni rossi di diversa misura diventano una famiglia e la traccia di un gesso bianco sul pavimento una magnifica casa (così, con tanta inventiva, giocavo io quarant’anni fa). Abbiamo voluto dare la possibilità di scoprire che ci si può divertire non solo con la playstation e con i computer, ma stando insieme agli altri con un silenzioso e comunicativo sorriso. 


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